La visura catastale conterrà anche i metri quadri

I mq per la Tari

L’Agenzia delle Entrate ha rilasciato un comunicato stampa per avvisare che dal 9 ottobre 2015 la visura catastale degli immobili conterrà anche i metri quadri. L’introduzione della novità è dovuta alla necessità di semplificare il calcolo della tassa sui rifiuti.

 

Il comunicato

Nel comunicato dell’Agenzia si legge che dal 9 ottobre 2015 la visura catastale degli immobili censiti nelle categorie dei gruppi A, B e C conterrà anche la superficie (in mq). Il cambiamento coinvolge i proprietari di 57 milioni d’immobili, rendendo così disponibile un dato che prima era visibile solo nelle applicazioni degli uffici e abbandonando il calcolo basato sui vani.

La visura catastale riporta anche la superficie per valutare l’entità della tassa sui rifiuti, in modo che i cittadini ne possano tenere conto per rimanere in regola con i pagamenti.

 

La visura catastale

È il documento che contiene i dati che identificano un immobile urbano a destinazione ordinaria, iscritto al catasto e dotato di planimetria: Comune di appartenenza, sezione, foglio, particella e subalterno. E, dal 9 ottobre 2015, anche la superficie in metri quadri.

 

La novità per la Tari

La novità introdotta nella visura catastale può essere utile per calcolare la tassa sui rifiuti. Per la destinazione abitativa, non sono considerati i balconi, i terrazzi e le altre aree scoperte di pertinenza, né quelle accessorie. Quest’informazione era già reperibile dall’Agenzia delle Entrate e dai Comuni, ma ora, avendola direttamente in visura catastale, il cittadino dovrebbe essere facilitato nel calcolo. Se ci sono differenze fra quanto riportato in planimetria e nella visura, i cittadini possono mandare le loro osservazioni usando il sito dell’Agenzia delle Entrate e contribuire all’aggiornamento e miglioramento delle banche dati usate da Fisco e altri enti locali (già da due anni i Comuni segnalano gli eventuali errori di cui si accorgono dalla consultazione della banca dati catastale).

 

“Esclusi”

La novità riguarda gli uffici provinciali Territorio di Brindisi, Foggia e Ravenna, dov’è stato introdotto un periodo di sperimentazione. Ne restano esclusi, per il momento, gli immobili che hanno un dato di superficie incoerente (fra quello rilevato e quello della planimetria). I proprietari d’immobili di cui non è stata fatta la planimetria e non è indicata la superficie possono fare richiesta d’aggiornamento catastale, con la procedura Docfa (Documenti catasto fabbricati). Tale aggiornamento è obbligatorio se il proprietario ha intenzione di vendere.