Chi entra in Italia per lavoro deve chiedere un visto d’affari alla Rappresentanza Diplomatica o al Consolato. Prima di rilasciare il visto, s’indaga sul fine economico-commerciale del viaggio e gli enti o l’impresa per cui lo straniero lavora presentano una segnalazione alla Rappresentanza.
Il visto
Può durare tre mesi o un anno (al massimo), se la Rappresentanza diplomatica conosce già il lavoratore e se costui presenta i documenti necessari. Anche chi accompagna il lavoratore può chiedere il visto, a patto che il lavoratore provveda al suo/loro sostentamento durante la permanenza.
Permesso di soggiorno
Dopo che è entrato in Italia, il lavoratore straniero deve raccogliere dei documenti per il permesso di soggiorno:
- Modulo di richiesta.
- Quattro foto-tessera.
- Dichiarazione di avere le risorse per il suo sostentamento durante il soggiorno in Italia e per rientrare nel Paese da cui è arrivato.
- Assicurazione valida in Italia o iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale.
- Invito in originale della società italiana per cui o con cui lo straniero lavorerà (l’invito potrebbe essere chiesto dalla Rappresentanza diplomatica se non è già fra i documenti firmati dalla Camera di Commercio competente).
- Visura camerale della società italiana per cui o con cui lo straniero lavorerà, salvo che non sia già agli atti. La visura camerale è utile perché riporta tutti i dati dell’azienda, anche dalla sua creazione, quindi vi si possono fare dei controlli.
- Dichiarazione del datore di lavoro dello straniero, che motiva la sua presenza in Italia per affari, con indicazione del tipo di lavoro e mansioni svolte.
Oltre a quanto sopra, la Rappresentanza o il Consolato possono chiedere altri documenti. Il motivo del soggiorno non può essere modificato e lo straniero non può fare altri lavori oltre a quelli indicati nel visto.
Permesso di soggiorno e visto per competizione sportiva
Il visto e il permesso di soggiorno per atleti (dilettanti o professionisti), allenatori o altro personale possono essere rilasciati per la partecipazione a gare sportive.
Gare professionistiche
La Rappresentanza o il Consolato rilascerà il visto solo se la richiesta arriva dal Coni o dalle Federazioni Sportive Nazionali, come conferma di partecipazione dell’atleta straniero. Se il visto è per una squadra, la domanda di rilascio deve essere presentata dal responsabile della Società cui questa appartiene.
Gare dilettantistiche
Il visto è rilasciato se l’atleta dimostra di avere i soldi necessari per mantenersi durante la permanenza. Entro otto giorni dall’arrivo in Italia, l’atleta deve chiedere in Questura il permesso di soggiorno. Questo documento ha la stessa durata indicata nel visto. I documenti da presentare sono:
- Modulo di richiesta.
- Fotocopia del passaporto.
- Lettera della Federazione o della Società affiliata al Coni presso cui si svolge l’attività sportiva.
- Dichiarazione di avere le risorse per il sostentamento durante il soggiorno in Italia e per rientrare nel Paese di provenienza.
- Assicurazione valida in Italia o iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale.
Oltre a quanto sopra, la Rappresentanza o il Consolato possono chiedere altri documenti. Il motivo del soggiorno non può essere modificato e lo straniero non può lavorare.
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